Il 17 febbraio 2022 il Governo Italiano ha inserito nel Decreto Milleproroghe il Bonus Psicologo, un sostegno per chiunque soffra di un disagio psicologico, causato o meno dalla pandemia, dai lunghi periodi di lockdown o dalle situazioni di stress dovute a DAD o smart working.
Che cos’è il bonus psicologo?
Il Bonus Psicologo 2022 è un aiuto finanziario che prevede, nel 2022, lo stanziamento di 20 milioni di euro per andare incontro al bisogno psicologico della popolazione.
Nel documento approvato dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio si legge che il provvedimento è volto “a potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per fronteggiare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress”.
Punta quindi a fronteggiare le situazioni di fragilità e disagio psicologici, condizioni che sono sempre esistite ma che risultano in aumento a seguito della pandemia e che le notizie della guerra tra Ucraina e Russia non contribuiscono a migliorare.
Della quota stanziata, 10 milioni serviranno a finanziare i servizi pubblici di salute mentale mentre gli altri 10 milioni saranno ripartiti in contributi da 600 euro all’anno per coprire il bisogno di circa 16 mila cittadini. Tale contributo potrà essere utilizzato per sostenere le spese relative a sedute di psicoterapia fruibili presso specialisti privati regolarmente specializzati in psicoterapia.
Come si accede al servizio?
Per richiedere il Bonus Psicologo, chiunque soffra di un disagio psicologico e voglia intraprendere un percorso terapeutico potrà farne richiesta. Non sono previsti limiti di età per ma per accedere al sostegno sarà necessario possedere un ISEE inferiore ai 50 mila euro.
Per le modalità di richiesta, di assegnazione ed erogazione bisognerà attendere il decreto attuativo del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanza (MEF) che verrà varato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, cioè presumibilmente quindi entro la fine del mese di marzo.
Per avere tutte le informazioni sarà sufficiente chiedere allo psicologo o allo psicoterapeuta.