- Lo psicologo è per i matti
Falso. Tra le persone che si rivolgono allo psicologo, una parte può soffrire di disturbi psichici, più o meno severi; altre invece stanno affrontando problematiche circoscritte, come una difficoltà emotiva, una fatica relazionale, un momento di crisi, un evento stressante. Ogni persona può trovarsi, nel corso della propria vita, ad attraversare questi momenti e può affrontarle e lavorarci con un aiuto qualificato.
E, infine, dallo psicologo si recano anche persone che stanno bene ma hanno il desiderio di conoscere meglio sé stessi.
- Lo psicologo è per i deboli (e io voglio farcela da solo)
Saper riconoscere il proprio disagio o malessere è in realtà un grande atto di forza ed è il primo importante passo verso il raggiungimento del benessere.
Ciascuno ha la capacità di affrontare la maggior parte delle difficoltà e dei problemi in autonomia ma a volte ci si scontra con tentativi infruttuosi ripetuti oppure le difficoltà avvengano in momenti particolari della vita in cui si hanno a disposizione poche risorse per affrontarle da soli. in queste situazioni può essere utile ricorrere ad un aiuto qualificato.
Anche in questo caso, ad ogni modo, le responsabilità e il merito del cambiamento sono esclusivamente personali: nessuno può affrontare il disagio psicologico al nostro posto.
- Lo psicologo potrebbe manipolare la mia mente
Lo psicologo è tenuto al rispetto del Codice Deontologico. In esso, all’articolo 4 viene specificato che “lo psicologo rispetta l’autonomia e le credenze dei suoi pazienti, si astiene dall’imporre il suo sistema di valori e non usa in modo inappropriato la sua influenza”. È necessario però rivolgersi a professionisti iscritti all’ordine, il quale garantisce che i suoi membri abbiano compiuto l’iter formativo ed esperienziale necessario per esercitare la professione.
- Io sono fatto così (cambiare è impossibile)
Molte persone pensano di essere nate con un determinato carattere e di non avere altre alternative di comportamento. In realtà, nella maggior parte dei casi, abbiamo la responsabilità di come ci comportiamo e il potere di regolare le nostre reazioni, che possiamo sviluppare lavorando su noi stessi autonomamente o con l’aiuto di un professionista.
Lo psicologo non cambia le persone ma costruisce insieme ad esse un percorso individuale di sviluppo delle risorse per poter raggiungere il benessere personale, sostenendole nell’assumere un atteggiamento attivo rispetto alle circostanze e agli eventi.
- Nessuno può capire il mio dolore
[Questo pregiudizio si può presentare anche nella variante “come potrà capirmi qualcuno che non ha vissuto il mio stesso problema?”]
Già solo questi convincimenti sono ciò che in parte sostiene ed alimenta il malessere.
Lo psicologo, per affrontare situazioni diverse – anche se non le ha vissute in prima persona -, coltiva e utilizza l’esperienza maturata nel tempo, la formazione continua e l’ empatia, ossia la capacità di mettersi nei panni dell’altro. Inoltre, durante i colloqui, applica metodi e strumenti utili ad affrontare la sofferenza psichica.
- È impossibile risolvere problemi concreti solo parlando
Il linguaggio non serve solo per descrivere la realtà ma è il mezzo attraverso cui essa viene costruita. Parlare ci aiuta a cambiare il modo con cui attribuiamo significato a noi stessi, agli altri e al mondo, modificando di conseguenza i nostri atteggiamenti e comportamenti.
Lo psicologo aiuta il paziente a dare un nuovo significato agli eventi e a trasformare “le parole” in un nuovo modo di relazionarsi al contesto.
- La psicoterapia dura troppo
Non è sempre così: la durata di un percorso dipende molto dal tipo di persona, dal motivo della consultazione, dall’approccio del terapeuta e da quanto stabilito con il professionista nelle prime sedute. A seconda della situazione, è possibile che sia sufficiente un supporto psicologico di qualche colloquio oppure che vi sia la necessità di un percorso psicoterapeutico, che può durare da pochi mesi ad alcuni anni.
- Lo psicologo costa troppo
Non sempre si tratta di costi elevati. Essendo sempre più riconosciuto come un servizio per il cittadino, esistono percorsi a prezzi agevolati o addirittura gratuiti, come ad esempio nel servizio pubblico o in strutture private accreditate.
Anche all’interno degli studi privati vi è talvolta la possibilità di accedere a tariffe calmierate in particolari situazioni di bisogno o utilizzare contributi finanziari statali, come nel caso del Bonus Psicologo 2022.
- Perché rivolgersi a uno psicologo quando posso parlare con un amico?
Come già spiegato in precedenza, lo psicologo possiede competenze e strumenti utili ad affrontare la sofferenza psichica, competenze di cui un amico o un familiare difficilmente dispone.
Inoltre, lo psicologo non è coinvolto in dinamiche affettive con il paziente: è più obiettivo nel valutare la situazione ed è possibile parlargli di tutto senza la paura di modificare e/o complicare situazioni quotidiane.
Infine, all’interno della relazione terapeutica sia paziente che terapeuta sono concentrati sul paziente stesso e ciò crea uno spazio utile all’esplorazione e al cambiamento.
- Ah… sei psicologo?!
Capita spesso di essere messi in guardia rispetto a cosa si dice in presenza di uno psicologo poiché quest’ultimo potrebbe analizzare chi ha di fronte attraverso le sue parole.
In realtà lo psicologo non è dotato di poteri paranormali, dunque non è in grado di capire nessuno al primo sguardo. Le situazioni e le difficoltà non hanno significati prestabiliti ma acquistano un senso all’intento della vita della singola persona.